
Questa situazione è destinata a produrre inevitabili tensioni e conflitti sociali sempre più radicali che pongono nuovi compiti e nuove responsabilità a chi in questi anni ha rappresentato un’efficace se pur parziale alternativa al sindacato concertativo.
L’esigenza di stabilire un rapporto non episodico con tutte le realtà del conflitto sociale si dimostra giusto e non più rinviabile.
Per il sindacalismo di base si tratta di individuare un percorso che attraverso un confronto serrato giunga ad un passaggio politico-organizzativo aperto ai movimenti sociali e a tutti i protagonisti del conflitto per arrivare a costruire un soggetto sindacale adeguato ed utile ai lavoratori in questa nuova fase, strutturato nei posti di lavoro e nel territorio capace di incidere e di dare risposte concrete.
L’assemblea valutando molto positivamente l’esperienza del PATTO DI BASE e i contenuti della sua piattaforma, impegnandosi a sostenere con forza e convinzione le mobilitazioni da esso promosse contro il razzismo e il G8 si impegna a procedere ad una fase costituente aperta a chi ancora non abbia maturato completamente questa esigenza.