domenica 19 dicembre 2010

Napolitano: Italia paese di migranti, immigrati indispensabili per famiglie e imprese

.............. Ma l'Italia è oggi soprattutto un Paese di immigrazione. Un'immigrazione che costituisce ormai parte integrante della popolazione. Sono già molti i figli di immigrati nati qui, è ampia la presenza di bambini e ragazzi nelle scuole, sono numerosi gli immigrati che comprano casa. L'immigrazione contribuisce a ridurre carenze di popolazione in età produttiva e di manodopera, in particolare per alcuni tipi di lavori e di qualifiche. Solo la presenza di immigrati consente alle imprese di produrre e alle famiglie di essere aiutate nella cura dei propri cari. Inoltre gli immigrati rappresentano oggi una quota significativa non solo dei nuovi occupati, ma anche dei nuovi imprenditori. Bisogna ricordare sempre questi dati fondamentali. Non si devono sottovalutare le difficoltà da affrontare e i problemi da risolvere, ma questa attenzione non deve oscurare l'imprescindibile contributo che l'immigrazione sta dando e darà al nostro Paese e l'esigenza di facilitare l'integrazione fondata sul rispetto reciproco, sul riconoscimento dei diritti di quanti sono giunti in Italia e vi risiedono laboriosamente osservandone le leggi».

Malpensa: Protesta al Terminal 1 contro "le deportazioni degli immigrati"

"Contro le deportazioni degli immigrati da Malpensa" era lo slogan che campeggiava sullo striscione che i manifestanti hanno portato sabato pomeriggio fin dentro al Terminal 1 dello scalo. La manifestazione era stata indetta da sindacati di base (USB, COBAS Scuola) e dagli antirazzisti varesini, che riuniscono diversi gruppi e gruppuscoli della zona, compresi i ragazzi Ultimi Mohicani e del centro sociale Kinesis di Tradate. Il corteo è stata controllato da un imponente spiegamento di uomini delle forze dell'ordine, un centinaio tra Digos, Polizia e Carabinieri (con i reparti mobili e mezzi), senza contare le pattuglie della polizia locale di Lonate-Ferno impegnate a smistare il traffico tra le corsie dell'area partenze, attraverso cui è arrivato il corteo. Malpensa era già stata teatro di una iniziativa sul tema durante l'estate.

All'interno dell'aerostazione del Terminal 1, in realtà, è entrato autorizzato solo un gruppetto di 4 persone con lo striscione e un cartello che ricordava uno degli operai sulla gru a Brescia, Mohammed-Mimmo, "immigrato dal 2003, espulso il 18 novembre da Malpensa perchè ha partecipato alle lotte contro la sanatoria truffa". Fuori gli altri manifestanti continuavano a scandire slogan contro le espulsioni (le "deportazioni"), contro i CIE dove sono rinchiusi gli immigrati in attesa di espulsione: "Galere e CIE non vi vogliamo, vi butteremo giù"; "Se ci sono i disoccupati, la colpa è dei padroni, non degli immigrati". Nei cartelli anche inviti al boicottaggio delle compagnie aeree. A turno gruppetti di ragazzi entravano nell'aerostazione (scortati dalla polizia in numero di uno a uno): andavano in bagno, ma approfittavano, guardati a vista, per intonare slogan di fronte ai passeggeri. La protesta in ogni caso ha attratto molto l'attenzione, soprattutto degli stranieri, incuriositi dai manifestanti, ma anche dall'imponente presenza delle forze dell'ordine.

mercoledì 15 dicembre 2010

BASTA ESPULSIONI, BASTA CIE! Presidio a Malpensa il 18 dicembre

Dall’aeroporto di Malpensa partono aerei con persone, imbarcate contro la loro volontà per essere espulse. Spesso vivono in Italia da anni, con figli nati in Italia; hanno perso il posto di lavoro e di conseguenza anche il permesso di soggiorno e per questo vengono reclusi nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione).

Quotidianamente si verificano rastrellamenti di immigrati in strada, perquisizioni porta a porta, retate su...gli autobus, sui treni e negli esercizi pubblici.

Questo tipo di controllo razziale sovente culmina con la reclusione nei CIE: veri e propri lager (gestiti con la complicità della Croce Rossa Italiana) dove vengono rinchiuse in condizioni disumane persone la cui unica colpa è quella di non avere un documento in regola e di aver cercato una vita migliore nel nostro paese, in fuga da guerre e povertà.

Il passaggio successivo è quello della deportazione, spesso con gli aerei di linea da Malpensa, così come è accaduto ad alcuni immigrati che hanno lottato contro la sanatoria truffa.

Gli immigrati sono vittime due volte: vittime nel nostro paese dello sfruttamento e dell’oppressione più bestiale, vittime nel loro paese delle multinazionali occidentali (per es. ENI in Nigeria, Benetton in Argentina) che alla ricerca di nuovi mercati e braccia da sfruttare, hanno disgregato comunità rurali, patrocinato guerre e scontri tribali, depredato ricchezze naturali, costringendo le popolazioni locali impoverite a cercare rifugio e sopravvivenza in Occidente e in Italia.

Eppure sono gli immigrati che arricchiscono i padroni delle imprese edili, delle cooperative della logistica e dei servizi, delle fabbriche malsane, delle imprese agricole con i loro caporali, del racket della prostituzione e della tratta delle donne e tutti quelli che con qualche euro possono utilizzare una manodopera ricattabile, utile altresì come strumento di concorrenza per sfruttare meglio e di più anche i lavoratori italiani.

Questo è il vero motivo delle leggi razziste e discriminatorie. Per lo Stato e per i padroni l’immigrato non dovrebbe esistere al di fuori dello sfruttamento lavorativo.

Noi che viviamo in questo territorio non possiamo essere spettatori passivi di persecuzioni e deportazioni.

CONTRO IL RAZZISMO, PER CHIUDERE I CIE E FERMARE LE ESPULSIONI
PRESIDIO A MALPENSA
SABATO 18 DICEMBRE dalle 14.30
Ritrovo stazione Malpensa Express Terminal Uno

Antirazzisti della provincia di Varese - Federazione USB Varese - Cobas scuola Varese

martedì 14 dicembre 2010

dibattito sul collegato lavoro: 14 dic ore 15 sede di Gallarate

COLLEGATO LAVORO

UNA LEGGE ILLEGITTIMA E INCOSTITUZIONALE

La Legge 183/2010, finora chiamata Collegato Lavoro, è il peggior e più pericoloso provvedimento legislativo dopo la doppietta del Pacchetto Treu e della Legge 30. La portata di questo mostro giuridico, approvato dal Parlamento con un’opposizione di facciata e con un’evidente e cercata sottovalutazione da parte di quasi tutte le forze sociali e politiche, è enorme. Questa Legge garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti, contrastare e denunciare sfruttamento e lavoro nero. Oltre all’abominio dell’arbitrato, che vuole consegnare con mani legate i lavoratori alle imprese, questo provvedimento contiene il declassamento della funzione dei Contratti Collettivi e la rottamazione con incentivi dei diritti dei lavoratori.

USB VARESE ORGANIZZA UN

SECONDO DIBATTITO DI APPROFONDIMENTO

SUL COLLEGATO LAVORO

MARTEDI 14 DICEMBRE 2010

DALLE ORE 15,00 ALLE ORE 18,00

PRESSO LA SEDE DI GALLARATE IN VIA DELLE ROSE 2

Si trasforma il diritto del lavoro in qualcosa di molto simile al diritto commerciale: dall’arbitrato, al processo del lavoro, alla definizione del danno massimo risarcibile per i contratti irregolari, l’elenco è lungo. Una norma particolarmente odiosa è quella contenuta nell’art. 32, relativa all’impugnazione dei licenziamenti, dei contratti a termine e dell’accertamento della vera titolarità dei rapporti di lavoro che interessa migliaia e migliaia di precari. Si tratta in realtà di una vera e propria sanatoria a favore dei datori di lavoro.

domenica 5 dicembre 2010

FINMECCANICA METTE LE MANI SULLA LOGISTICA DI TUTTO IL GRUPPO AGUSTA ATTRAVERSO LA CONTROLLATA -FATA-

APPALTO MOVIMENTAZIONE AGUSTA:

FATA VUOLE FAR ENTRARE LE COOPERATIVE ANCHE A C. COSTA

Su continue pressioni di Finmeccanica, Agusta consegna la gestione della movimentazione di tutto il gruppo Agusta a Fata Logistic che, per l’appunto, è un’azienda di Finmeccanica e che ha vinto una “regolare” gara d’appalto. Fata Logistic non opera nelle aziende con propri dipendenti diretti ma esplica questa attività solo attraverso l’ausilio ed il controllo di cooperative (cosa che già da anni succede in Vergiate, dove Fata ha sub-appaltato l’attività di movimentazione al Consorzio GAM, che a sua volta lo ha sub-appaltato alla Cooperativa Auto Mot Service che, alla fine, gestisce il cantiere con un centinaio di operai… tutti “soci cooperatori”: insomma il solito gioco delle scatole cinesi). Con lo stesso lavoro ci devono mangiare in tre: FATA-GAM-A.M.S.. Lo stesso meccanismo lo vogliono ora adottare a C. Costa. IN TUTTI I CASI RIMANE DA CAPIRE COME POSSA ESSERE POSSIBILE CHE IL PASSAGGIO DI TRE APPALTI POSSA RISULTARE PIU CONVENIENTE DELLA GESTIONE DIRETTA;

Come avevamo pronosticato a luglio, la vicenda non si è conclusa ma solo rimandata a dicembre. Fata aveva dichiarato che entro ottobre chiudeva il passaggio definitivo dell’appalto invece, a dicembre, i lavoratori non sanno ancora se la Compass mantiene la gestione della movimentazione, il rischio è che nessuna azienda con lavoratori assunti a tempo indeterminato sia in grado di prendere l’appalto, aprendo le porte alle cooperative.

I lavoratori sono nelle stesse condizioni di sei mesi fa quando la Compass aveva inviato le lettere di licenziamento. Il temporaneo rinnovo di appalto non si è, per ora, risolto con la definitiva assegnazione dell’attività alla Compass ed i lavoratori non sanno se al primo gennaio avranno ancora il loro posto di lavoro o se finiranno in una cooperativa.

Fata non ha nessun interesse a confermare la Compass perché sarebbe troppo oneroso rispetto alla cooperativa, con operai sottopagati e senza diritti sindacali. Fata, inoltre, deve pure mantenere i suoi strapagati dirigenti che non fanno alcuna attività di movimentazione ma cercano di migliorare il flusso del lavoro senza alcun risultato visto che, finora, non sono stati in grado di modificare di una virgola l’organizzazione del lavoro di Compass.

Agusta, infine, non vuole problemi, chi ha preso l’appalto deve garantire il servizio. Agusta ci deve guadagnare senza avere problemi, ne vuole uscire sempre pulita, invece, secondo USB, Agusta è la prima responsabile per queste situazioni.

APPALTO MOVIMENTAZIONE AGUSTA

IL 31 DICEMBRE SCADE IL SUB-APPALTO TEMPORANEO ALLA COMPASS.

i lavoratori non vogliono più farsi prendere in giro ne da compass ne da fata, ora chiedono garanzie per il loro futuro.

PER QUESTI MOTIVI I LAVORATORI DIPEDENTI COMPASS UNITAMENTE A RSU E USB RITENGONO NON CI SIA PIU IL TEMPO PER RIMANDARE IL PASSAGGIO DEFINITIVO DELL’APPALTO E

dichiarano

SCIOPERO

CON PRESIDIO AI CANCELLI

di Agusta sede di C. Costa

DI 4 ORE PER IL GIORNO

VENERDI’ 03 DICEMBRE 2010

LE ULTIME 4 ORE DI OGNI TURNO DI LAVORO

PER TUTTI I DIPENDENTI COMPASS

mercoledì 1 dicembre 2010

dibattito sul collegato lavoro: 3 dic CRAL SEA malpensa

COLLEGATO LAVORO

UNA LEGGE ILLEGITTIMA E INCOSTITUZIONALE

La Legge 183/2010, finora chiamata Collegato Lavoro, è il peggior e più pericoloso provvedimento legislativo dopo la doppietta del Pacchetto Treu e della Legge 30. La portata di questo mostro giuridico, approvato dal Parlamento con un’opposizione di facciata e con un’evidente e cercata sottovalutazione da parte di quasi tutte le forze sociali e politiche, è enorme. Questa Legge garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti, contrastare e denunciare sfruttamento e lavoro nero. Oltre all’abominio dell’arbitrato, che vuole consegnare con mani legate i lavoratori alle imprese, questo provvedimento contiene il declassamento della funzione dei Contratti Collettivi e la rottamazione con incentivi dei diritti dei lavoratori.

USB VARESE ORGANIZZA UN

DIBATTITO DI APPROFONDIMENTO

SUL COLLEGATO LAVORO

VENERDI’ 3 DICEMBRE 2010

DALLE ORE 14,00 ALLE ORE 18,00

PRESSO IL CRAL SEA

MALPENSA TERMINAL 2

Si trasforma il diritto del lavoro in qualcosa di molto simile al diritto commerciale: dall’arbitrato, al processo del lavoro, alla definizione del danno massimo risarcibile per i contratti irregolari, l’elenco è lungo. Una norma particolarmente odiosa è quella contenuta nell’art. 32, relativa all’impugnazione dei licenziamenti, dei contratti a termine e dell’accertamento della vera titolarità dei rapporti di lavoro che interessa migliaia e migliaia di precari. Si tratta in realtà di una vera e propria sanatoria a favore dei datori di lavoro.

AGUSTA: SCIOPERO LAVORATORI ADDETTI ALLA MOVIMENTAZIONE

COMPASS CONTINUA A PRENDERE TEMPO E FATA NON SI VEDE

APPALTO AGUSTA – FATA

I LAVORATORI CHIEDONO GARANZIE PER IL POSTO DI LAVORO

AGUSTA CONSEGNA IN RITARDO IL CAPITOLATO D’APPALTO A FATA E CREA TENSIONE TRA GLI OPERAI DIPENDENTI COMPASS ADDETTI ALLA MOVIMENTAZIONE INTERNA NELLA SEDE DI CASCINA COSTA.

nonostante le ripetute richieste di incontro inoltrate alle aziende coinvolte nel doppio passaggio di appalto agusta - fata - compass, ad oggi nessuno ha dato delle risposte concrete ai lavoratori. fata non si e’ mai fatta vedere mentre compass, in due diversi incontri, non ha nulla da dire e chiede di sospendere gli scioperi.

PER QUESTI MOTIVI I LAVORATORI DIPEDENTI COMPASS UNITAMETE ALLE RSU E AD USB RITENGONO NON CI SIA PIU IL TEMPO PER RIMANDARE IL PASSAGGIO DELL’APPALTO E

dichiarano

SCIOPERO

DI 8 ORE PER IL GIORNO

MERCOLEDI’ 01 DICEMBRE 2010

- PER TUTTI I DIPENDENTI COMPASS -