lunedì 5 luglio 2010

Venerdì 9 luglio, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, presidio davanti ai cancelli dell’azienda Agesp di Busto Arsizio

Comunicato Stampa

Venerdì 9 luglio, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, si terrà un presidio davanti ai cancelli dell’azienda Agesp di via M. Polo, 12 in Busto Arsizio, per solidarietà al nostro delegato RSU colpito da un provvedimento disciplinare di ben “quattro giornate di sospensione dal servizio”.

Secondo quanto contestato dalla direzione del personale, più di un mese fa il nostro delegato, dopo un massacrante turno di lavoro a raccogliere i rifiuti sotto il sole, si è concesso il lusso di una pausa di 5 minuti per andare in bagno.

Tale provvedimento disciplinare è arrivato il giorno dopo la conferenza stampa di denuncia fatta dall’Unione Sindacale di Base sull’utilizzo da parte di AGESP di Busto A. di strumenti elettronici potenzialmente idonei per il controllo a distanza dei lavoratori, l’uso di tali strumenti è vincolato al rigoroso rispetto della legge 300 del 1970.

Questo atteggiamento arrogante tenuto dai “padroni delle ferriere”, nonostante sia un’azienda a finanziamento pubblico (cioè soldi di tutti i cittadini…) e non privata, nei confronti di un delegato per impedire o limitare l’attività sindacale che tale delegato svolge all’interno dell’azienda, deve cessare immediatamente.

Il delegato USB è stato regolarmente eletto dai lavoratori proprio per svolgere l’attività sindacale in AGESP e verificare che l’azienda rispetti le leggi in vigore per la prevenzione infortuni, per i diritti dei lavoratori ecc., attività che da fastidio alla Direzione proprio perché troppo abituata ad avere “carta bianca” con il placido consenso dei soliti sindacati leccapiedi che si sono immediatamente dissociati dalla denuncia di USB, abbandonando i lavoratori al loro destino nelle mani dell’azienda.

E’ bene che l’azienda sappia che USB non si tirerà indietro anzi alzerà ancor di più il “tiro”, se non applicheranno rigorosamente quanto stabilito dalla legge, porremmo in essere tutti i mezzi possibili per far si che la salute e i diritti dei lavoratori vengano tutelati.