domenica 17 ottobre 2010

L’AZIENDA OSPEDALIERA DI BUSTO ARSIZIO E SINDACATI CONCERTATIVI, UNITI NEL DIVIDERE LE LAVORATRICI

Nel pomeriggio di Lunedì 11 Ottobre 2010 il tentativo di conciliazione con l’Azienda Ospedaliera si è concluso con esito negativo.

Le nostre richieste, al tavolo in Prefettura, sono state: la concessione dell’Indennità art. 44 comma 6 al Personale OSS della Struttura Complessa di Pneumologia visto che tali Lavoratrici svolgono assistenza ai degenti;

l’adeguamento delle camere “isolate” ove sono ospedalizzati i degenti affetti da TBC e/o in attesa di diagnosi della malattia stessa, visto che i bagni sono in comune con gli altri pazienti, non sono presenti zone filtro e i filtri di riciclo dell’aria non vengono sostituiti.

Le disposizioni del Direttore Generale in data 07 Ottobre c.a., in merito alla sospensione dell’Indennità alle Infermiere Professionali ed allo spostamento dei pazienti affetti da TBC conclamata in Malattie Infettive, riteniamo siano provocatorie alle richieste fatte, difatti il rischio di contrarre la TBC è reale fintanto che i pazienti in attesa di diagnosi sono presenti in reparto.

Il comportamento poi dei Sindacati Concertativi ( vedi dichiarazioni Cisl ) è teso, da una parte a creare tensione e divisione tra le Operatrici del Reparto e dall’altra a screditare ed a tentare di emarginare il Sindacato di Base che, con questa iniziativa, cerca di difendere la Salute ed i Diritti di Lavoratrici e Degenti.

Oltretutto la carenza cronica di posti letto, dovuta al taglio continuo negli Ospedali pubblici ( 5000 posti negli ultimi anni ) a favore delle strutture private, fa si che sia difficile per le Malattia Infettive accettare ulteriori malati.

Alla fine dell’incontro in Prefettura, le nostre richieste si sono implementate quindi con il ripristino dell’Indennità di rischio alle Infermiere Professionali ed ovviamente l’estensione alle OSS. Senza dimenticare anche il Personale presente negli ambulatori ove vengono svolti gli esami per diagnosticare la TBC ed il decorso della malattia.

Visto poi che, il Direttore Generale si è reso così disponibile a tutelare la salute delle Lavoratrici spostando i malati di TBC conclamata, la nostra richiesta all’Azienda è quella di trasferire anche i pazienti sospettati di tale patologia.

La prossima settimana indiremo le iniziative di protesta..