mercoledì 16 marzo 2011
Busto Arsizio: Elezioni RSU in Agesp spa da rifare
Un punto a favore dell'Unione Sindacale di Base (USB) e di Al-Cobas nella battaglia sulle elezioni sindacali in Agesp, che andranno rifatte con la loro partecipazione. Sono stati infatti accolti i ricorsi dlele due sigle sindacali escluse, tra le proteste, dalla recente (24 febbraio) elezione dei rappresentanti aziendali dei lavoratori.
"Il comitato dei garanti per le elezioni delle RSU, composto da un rappresentante di ogni lista, da un rappresentante della controparte e da un dirigente dell’ufficio provinciale del lavoro" comunicano oggi USB e Al Cobas, "nella seduta conclusiva del 14 marzo si è espresso accogliendo il ricorso presentato dai due sindacati di base contro la loro esclusione (...)".
Il ricorso, prosegue USB, si fondava sul fatto che "per le elezioni della RSU ci si doveva basare sull’accordo interconfederale sulle RSU del '93 e sul contratto collettivo nazionale di lavoro: e non sul patto sottoscritto nel marzo del 2010 tra CGIL-CISL-UIL FAIDEL, perché non essendo un accordo sottoscritto anche dalla controparte non poteva avere efficacia giuridica". Ergo, "le firme da raccogliere erano il 5% della forza lavoro come prevede l’ accordo sulle RSU del 93 e non il 20% come era proposto dal patto del 2010 tra CGIL-CISL-UIL-FAIDEL".
Astenuti i rappresentanti di questi ultimi sindacati ("con l’ astensione prendono quindi atto che le ragioni dei sindacati di base erano fondate"), favorevoli USB, Al Cobas e Cub, il comitato dei garanti ha accolto il ricorso e di conseguenza le elezioni per la rappresentanza sindacale unitaria, già tenute nonostante il tentato boicottaggio degli esclusi, andranno tenute nuovamente.
Caronno Pertusella: “Il comandante giocava a tennis in orario di lavoro, non è mai stato punito”
lunedì 7 marzo 2011
Fuori dalle fabbriche

Contro il regime autoritario di Marchionne
Mentre si consuma la farsa tragicomica del governo, i suoi ministri, insieme alla FIAT, proseguono nel loro lavoro di distruzione sistematica dei diritti dei lavoratori. La riscrittura della costituzione e delle norme che erano state imposte dalle lotte dei precedenti decenni sta subendo un’impressionante accelerazione per l’evidente timore del governo e del padronato di non riuscire a terminare l’opera di azzeramento di ogni forma di vincolo a favore dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i settori meno abbienti. Questo ci dicono le azioni del governo, di Marchionne e dei sindacati di comodo (CISL e UIL), ovvero quei sindacati che stanno firmando ogni cosa che i padroni gli sottopongono pur di garantirsi una fettina della torta.
VENERDI - 11 MARZO 2011 -
SCIOPERO GENERALE
INTERA GIORNATA
Manifestazione Nazionale a Roma P.zza Repubblica ore 9.30
Da Pomigliano a Mirafiori, ai colpi della crisi economica e della drammatica riduzione del valore dei salari e delle pensioni si sono aggiunti gli effetti dei brutali tagli operati sui trasporti, servizi sociali, scuola e sanità. Il risultato è la distruzione di quel che resta del sistema di Welfare che è stato, ed in molti stati ancora è, il tratto distintivo dell’Europa. E’ sempre più evidente che il patto stipulato tra Governo e capitalisti Italiani, confindustria in testa, sta funzionando alla grande, tanto è vero che il costo della crisi è stato scaricato interamente sulle spalle dei lavoratori, la cui rabbia si vuole ingabbiare impedendogli anche di scioperare.
E’ questo il senso delle risposte di Marchionne ai parlamentari che gli chiedevano spiegazioni sul progetto industriale e relativi finanziamenti. Il completo controllo delle fabbriche, l’eliminazione del sindacalismo conflittuale l’abolizione del contratto nazionale e dei vincoli su orari, organizzazione del lavoro e salario, l’introduzione del contratto individuale di lavoro, sono questi i temi imposti dalla Fiat e che trovano forti sponde nel padronato italiano che comincia a pensare ad una sorta di ccnl “TAXI” da cui salire e scendere a seconda delle convenienze del momento. In ogni fabbrica, in ogni situazione di crisi, troviamo emuli della Fiat che dicono che se non si accetta il peggioramento delle condizioni di lavoro l’azienda sarà costretta a delocalizzare la produzione, a chiudere, a ridurre gli organici,ecc.
Su tutte queste questioni i padroni sanno di poter contare sul sostegno del governo e dei sindacati complici (CISL/UIL), ma dobbiamo dirgli forte e chiaro che non può contare sul consenso dei lavoratori e che Alitalia, Pomigliano e Mirafiori non sono casi isolati.
MARTEDI 8 MARZO 2011 “Apericena” e film -ore 19.30 - Via de Cristoforis 5 - VARESE -
ore 19.30
“Apericena” e film
PINK GANG
Filmstudio ’90
Via de Cristoforis 5
- VARESE -
- ogni 3 giorni in Italia una donna viene uccisa da uomini da lei conosciuti. Nel 2008 i femminicidi sono stati 113 e il dato è probabilmente in difetto
- 842.000 donne tra i 15 e i 65 anni nel corso della loro vita hanno ricevuto pressioni a sfondo
sessuale nell'ambito lavorativo
- a 201.000 donne è stato richiesto un rapporto sessuale all'atto dell'assunzione,
o sono state ricattate per essere assunte
- negli ultimi 3 anni 227.000 donne hanno subito violenza psicologica o richieste esplicite di prestazioni sessuali nel loro posto di lavoro e l'80% non ne parla con nessuno né a casa né al lavoro
- il 76,2% del carico di lavoro familiare è sulle spalle delle donne (dati Istat 2008/09)
Oggi tu pensi veramente che i tuoi diritti di donna siano rispettati?
Ti aspettiamo!
DONNE USB Varese
Info: donne.usb@gmail.com – alberoantonia@yahoo.it 338 8164058 Isabella